Intervento "indiretto" sui minori
L’Intervento Indiretto è un intervento che agisce sui bambini
attraverso i genitori. La peculiarità di tale modalità operativa
è quella di eleggere i genitori a co-direttori dell’intervento.
I genitori, o solo uno di essi, sotto la direzione dello psicoterapeuta
strategico, divengono lo strumento-guida attraverso il quale si
interviene sui ragazzi, al fine di apportare un determinato cambiamento
nella direzione voluta e concordata.
L’Intervento Indiretto è un intervento breve e focale (strategico)
su obiettivi specifici e concordati tra psicologo e genitori o
tra psicologo, genitori e scuola.
Nell’ Intervento Indiretto, modalità tipica del modello Breve
Strategico, il minore non ha contatti con lo psicologo. I genitori,
unici a venire a colloquio, vengono eletti coterapeuti e guidati
alla messa in atto di strategie adeguate al raggiungimento dell’obiettivo
specifico.
Nell’Intervento Indiretto sui minori, le figure interagenti con
lo psicologo (oltre naturalmente ai genitori coterapeuti ), nel
caso la situazione specifica lo richiedesse, potrebbero essere
anche le figure educative di riferimento della struttura scolastica.
Potenziali finalità dell’Intervento Indiretto
• Facilitare la gestione del ruolo genitoriale negli aspetti psicologici,
comunicativi e relazionali.
• Risoluzione di specifici problemi legati ai comportamenti dei
figli, ai loro aspetti affettivi o relazionali
Questa tipologia di intervento porta con sé notevoli vantaggi rispetto alle altre tipologie di intervento comuni.
I vantaggi di tale intervento rispetto ad altre tipologie, sono:
• Assenza dell'etichettamento del minore, il quale non ha contatto
di nessun tipo con dottori per “presunte” o “reali” problematicità;
contatti che possano influenzare negativamente la costruzione
della sua identità
• L'inconsapevolezza del minore di essere oggetto di un intervento
riduce notevolmente la sua resistenza al cambiamento L’Intervento
Indiretto evita di far sentire il ragazzo sotto osservazione,
limitando l’attivazione di resistenze al cambiamento già naturalmente
presenti in ogni essere umano.
• I genitori rivestono un ruolo attivo ed evitano di delegare
“ad altri”. Questo comporta tutta una serie di benefici legati
all’acquisizione di abilità gestionali che possono spendere nella
vita presente e futura della famiglia, e non solo
STRUTTURAZIONE INTERVENTO INDIRETTO
L’Intervento Indiretto è così strutturato:
Definizione degli obiettivi e/o del problema da affrontare
Definire un obiettivo significa darsi una meta, un punto di arrivo
o di riferimento. Coinvolgere i genitori e veicolare i loro atteggiamenti
e comportamenti in direzione della meta è una guida pragmatica,
una sorta di percorso tracciato capace di fornire indicazioni
dettagliate, progressive e passibili di controlli e verifiche
.
Definizione delle soluzioni tentate
In questa fase si studiano attentamente tutti i tentativi messi
in atto dai genitori per cercare di gestire una situazione, di
raggiungere un obiettivo o di risolvere il problema. Secondo l’approccio
strategico sono proprio questi tentativi a contribuire alla formazione
di un impasse (blocco) evolutivo, anche se le stesse modalità
messe in atto in altre circostanze e contesti hanno avuto precedentemente
successo.
La fase della ricerca delle soluzioni tentate rappresenta un punto
essenziale e centrale del lavoro; serve a capire come, e su quali
interazioni, la situazione si mantiene
Definizione e applicazione delle strategie
Una strategia rappresenta un insieme di tattiche e manovre preordinate
al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato:
1. bloccare le soluzioni tentate fino a quel momento che invece
di far evolvere una situazione la stabilizzano
2. inserire cambiamenti comportamentali in grado di sbloccare
la situazione e dirigerla nella direzione voluta
Una strategia non è qualcosa che nasce per rimanere immutabile,
ma anzi, si riaggiusta progressivamente per arrivare a un alto
grado di precisione, efficacia ed efficienza.
I presupposti fondamentali che bisogna tenere presenti sono:
• Le strategie e le tecniche devono adattarsi alle persone e alle
situazioni specifiche
• Davanti a scarsi risultati si deve cambiare strategia
Monitoraggio e ridefinizione del cambiamento
Il percorso prevede anche il monitoraggio delle conseguenze del
cambiamento al fine di stabilizzare il nuovo equilibrio situazionale
e ridefinire il cambiamento in modo funzionale al proseguo dell’evoluzione
del minore e del sistema familiare
Autore: Dott. Claudio Gargantini